Rachele Somaschini è una giovane campionessa di rally, che dalla nascita combatte contro la Fibrosi Cistica, patologia che colpisce in particolare l’apparato respiratorio.
Una vera sportiva nella vita lavorativa come nell’affrontare le sfide quotidiane di una malattia che non è mai stata motivo di resa, ma anzi, che l’ha spinta a superare i propri limiti e ad essere di esempio a tante persone nella stessa condizione.
1. Rachele, come nasce la tua passione per i motori?
“Fin da piccola sono sempre stata attratta dai motori! La passione per le auto l’ho invece ereditata da mio padre Luca, che ha corso in pista e mi ha trasmesso il suo amore per quel mondo. La mia prima gara è stata proprio in pista, nel 2013, quando ho partecipato alla Coppa Intereuropa storica alla guida di un’Alfa Romeo Sprint Veloce. L’esperienza più indimenticabile è stata prendere il via al Rally di Montecarlo, un’esperienza indimenticabile che ho avuto la fortuna di vivere due volte ed oggi sto correndo nel Campionato Europeo Rally con una Citroen C3 R5, la classe regina.
2. Il titolo del tuo libro prende il nome da un progetto che ti sta molto a cuore, puoi raccontarci come nasce e di cosa si tratta?
“Correre per un Respiro è un progetto attuato nel 2016 con l’intento di unire la mia grande passione per le corse con l’obiettivo di sensibilizzare appassionati di auto e giovani sulla fibrosi cistica, malattia purtroppo ancor oggi poco conosciuta. Questo progetto in realtà non è nato solo per la raccolta di fondi indispensabili per sostenere la ricerca, ma anche per sollecitare le giovani coppie alla conoscenza della malattia, in modo da poter poi affrontare con piena consapevolezza la maternità”.